
Nel podcast di oggi Sveva Magaraggia (Università degli Studi di Milano-Bicocca) intervista Giovanni Boccia Artieri, professore ordinario di Sociologia della comunicazione e dei media digitali all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, e Manolo Farci, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, sulla loro curatela “Shockdown. Media, cultura, comunicazione e ricerca nella pandemia“, pubblicata con Meltemi.
Già dalle prime settimane di diffusione della pandemia, nel marzo 2020, era evidente che quello che stavamo vivendo fosse un evento di portata eccezionale, una sorta di grande esperimento sociale che avrebbe modificato qualsiasi campo della vita quotidiana, costringendoci a ripensare alcuni perimetri cognitivi ed esperienziali, oltre che fisici, entro i quali opera la nostra vita. Questo è valso anche per chi fa ricerca. Shockdown nasce come tentativo di ripensare al lavoro del sociologo, al suo modo di osservare il mondo e a come alcuni dei paradigmi utilizzati possano essere messi in discussione dalle ricadute che la pandemia ha prodotto e produrrà ancora. Il libro offre un percorso di cartografia del territorio pandemico che mette in discussione le attuali mappe su media, cultura e comunicazione. Nel farlo ridisegna con sguardo rinnovato i rilievi della ricerca, avvalendosi dei contributi di diverse generazioni di ricercatori, scelti tra i nomi rilevanti del panorama nazionale nell’ambito della sociologia dei media e della cultura. Il lavoro ha preso forma a ridosso del lockdown come appello che i curatori di questo volume hanno lanciato tra colleghe e colleghi attraverso la rivista “Mediascapes Journal”, per poi trasformarsi, in una fase successiva di metabolizzazione del vissuto pandemico, in un insieme di saggi organizzati attorno a quattro mappe di orientamento: costruzione del discorso pandemico; immaginario pandemico; mutamenti virali; infodemia e pandemic politics.
Settimana della Sociologia, organizzata dal CIDAS, dal 5 – 15 novembre, che tratterà un tema unificante: la pandemia e il distanziamento sociale dei mesi trascorsi, con il loro impatto sia sull’attività di ricerca, che sulla didattica e la complessiva organizzazione universitaria.
Sullo stesso tema, gli autori consigliano:
- https://www.wumingfoundation.com/giap/
- David Quammen “Spillover: l’evoluzione delle pandemie” Adelphi, 2014
- Ulrich Beck “La società del rischio. Verso una seconda modernità” Carocci, Roma, 2013
- Andrea Miconi “Epidemie e controllo sociale” Manifestolibri, Roma, 2020
Buon ascolto!